Viene allora spontaneo domandarsi quando si iniziò a vedere nella pubblicità un così potente strumento. Il principio fu senza dubbio Sigmund Freud, il padre della psico-analisi portò alla luce un fatto sconcertante: l'uomo non possiede il pieno controllo di sè, egli è anzi comandato in parte dall'inconscio. Ma è possibile allora sfruttare la psicologia del subconscio per manipolare l'opinione pubblica? In risposta arrivò nientemeno che il nipote del Dottor Freud, Edward Bernays, probabilmente il pioniere della propaganda ed ideatore di concetti ormai di ordine comune quali "la mente collettiva" e "la fabbrica del consenso". Partendo dagli studi dello zio, nel primo '900 acquisì sempre più fama con numerosi libri e saggi riguardanti la psicologia delle masse, attirando l'attenzione delle multinazionali statunitensi. Egli fu il fautore di cambiamenti che ancora caratterizzano il nostro mondo.
Un'ulteriore esempio risale a quando una crisi finanziaria spinse l'azienda di insaccati Beechnut a rivolgersi a Bernays per incrementare la vendita di un suo prodotto in crisi: il bacon. Il nostro manipolatore si contornò allora di un gruppo di dottori e con loro cominciò una campagna che proponeva un nuovo tipo di colazione, più proteico ed energetico, capace di dare le forze necessarie a lavorare, creando il mito della ormai famigerata tipica colazione americana.
Secondo la rivista Life Bernays è considerato tra le 100 persone più influenti del XX secolo, e basta guardare il triste uso che venne fatto di questi concetti durante la seconda guerra mondiale dai regimi totalitari per capire l'impatto che ebbe sulla nostra società.
Fonti:
Nessun commento:
Posta un commento