Louis Braille |
Abecedario dimostrativo spagnolo Juan Pablo Bonet,1620 |
Con questo innovativo metodo si è resa possibile la lettura per gli ipovedenti di tutto il mondo, con una una codifica di alfabeti e sistemi numerici. Ma non essendo comune l'alfabeto non lo è ovviamente neanche quello Braille e questo era pressoché inevitabile.
A stupire invece può essere il fatto che la lingua dei segni, che non fa riferimento a nessuna lingua o alfabeto, presenti diverse forme nazionali e spesso anche locali.
Perché? Perché in realtà ha origini meno recenti di quanto si pensi, anzi ha le sue radici nell'antichità. Solo nel 1600 arrivarono i primi scritti che ne descrivessero il linguaggio e si è pertanto evoluta con le stesse dinamiche delle lingue, sviluppando differenze e sfumature.
Nessun commento:
Posta un commento