Step.15 Il Sessantotto: anticonformismo o un nuovo conformismo?

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Il Sessantotto è stato l'apice di un secolo che ha creato la società moderna, dopo le guerre mondiali, l'avvento della cultura di massa, questo movimento sociale ha aggiunto un altro grande tassello al quadro del mondo in cui viviamo. 


Innanzitutto diamo un quadro generale, il movimento nasce a metà anni '60 negli Stati Uniti con dei gruppi di studenti per protestare contro il sistema scolastico elitario, presto esplode in tutto il mondo ed interessa gente di ogni ceto sociale, con un motto di contestazione agli apparati di potere e in particolare al militarismo, al capitalismo e alla società dei consumi, alla discriminazione razziale e sessuale.
Fu tanto furente quanto veloce e, sebbene sia innegabile la sua rilevanza storica, gli ultimi cinquanta anni di analisi e studi hanno diviso l'opinione pubblica e dei critici. Alcuni sostengono che sia stato uno straordinario momento di crescita civile che ha introdotto nella società alcuni mutamenti irreversibili (sviluppo dello spirito critico in ogni campo, superamento definitivo di diverse forme di moralismo, di autoritarismo, di emarginazione della donna e di altri settori della società) e altri al contrario sostengono che si sia trattato di un fenomeno di conformismo di massa, quindi il contrario di quel che voleva essere. 
L'antropologo francese René Girard ha svolto uno studio approfondito delle dinamiche di imitazione reciproca tra gli esseri umani, che a livello sociale conducono appunto al conformismo. Nel quadro teorico di Girard, l'imitazione è la caratteristica fondamentale dell'essere umano (teoria mimetica). Girard rivela quindi che dietro ogni pretesa di anticonformismo si nasconde un altro comportamento conformista: l'anticonformista, che non sopporta di ammettere la sua somiglianza con gli altri esseri umani, si appoggia alla massa per sollevarsi al di sopra di essa, ma in questo movimento si conforma a quegli "anticonformisti" che lo hanno preceduto e dimostra la sua dipendenza da quella massa che disprezza tanto: senza massa da cui distinguersi, non si ha niente da cui distinguersi.
Avviene così che simboli di diversificazione quali i Blue Jeans, il Rock, la cultura Hippie e quella della droga, la lotta al potere, il ribellismo, che hanno caratterizzato l'uscita da uno standard, finiscano per crearne uno nuovo. Lo stesso anti-conformismo declinato a fenomeno di massa è un controsenso, dovrebbe essere un comportamento individuale, ma forse l'uomo non è fatto per questo.

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