La scala non era però molto precisa e venne presto ricalibrata in modo che 32 °F e 212 °F corrispondessero rispettivamente ai punti di congelamento e di ebollizione dell'acqua. Il vantaggio di questa scala è che la maggior parte delle temperature terrestri possono essere descritte rimanendo nel semi-asse positivo, ma in realtà è ormai caduta in disuso e viene utilizzata solo in alcuni stati anglofoni come gli U.S.A., mentre il resto del mondo utilizza nel linguaggio popolare la scala Celsius e nell'ambito scientifico il SI prevede l'uso del grado Kelvin. Questo è solo un'esempio dei tanti casi in cui l'unità di misura non è uno standard globale, ma sicuramente ad oggi sono sempre più minoranze quelle che non si omologano agli usi comuni.
Il termometro a liquido
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Raffigurazione termometro a liquido |
Il XVIII secolo vide, sempre per mano di Fahrenheit, un'altra importante invenzione: il termometro a liquido. Inventato nel 1709 , era inizialmente ad alcol e fu poi Kelvin ad introdurre l'uso del Mercurio. In questi mesi si sta inoltre abolendo la produzione anche di questi ultimi a causa della tossicità del materiale (il mito del cappelaio matto del racconto di Lewis Carrol deriva dall'uso che i cappelai facevano del mercurio per lavorare il feltro), passando definitivamente al digitale.
Il termometro a liquido si basa sul contatto termico con la sostanza che si vuole misurare e quindi sul principio zero della termodinamica. Il liquido viene scelto in modo tale che il suo coefficiente di dilatazione termica sia molto più grande (circa cento volte) di quello del tubo di vetro in cui è contenuto, altrimenti la temperatura misurata sarebbe notevolmente falsata.
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