Step.13 La scala Fahrenheit: quando gli standard non sono comuni

Nel 1724  Daniel Gabriel Fahrenheit ( Danzica, 24 maggio 1686 – L'Aia, 16 settembre 1736) propose la sua omonima scala per la misurazione della temperatura. Non è stata la prima ad essere ideata, ma sicuramente è stata la prima ad essere sufficientemente precisa ed attendibile, precede infatti sia la scala Celsius che la scala Kelvin. Fahrenheit scelse come punto zero della sua scala la temperatura la più bassa che riuscì a misurare in laboratorio, ossia quella a cui fonde una miscela di ghiaccio e sale nelle proporzioni che trovò più efficaci. Successivamente fissò il fondo-scala superiore con il valore della temperatura corporea, in particolare del cavallo. Suddivise l'intervallo in 12 parti e successivamente ognuna di queste in altre 8, con un totale di 96 suddivisioni.
La scala non era però molto precisa e venne presto ricalibrata in modo che 32 °F e 212 °F corrispondessero rispettivamente ai punti di congelamento e di ebollizione dell'acqua. Il vantaggio di questa scala è che la maggior parte delle temperature terrestri possono essere descritte rimanendo nel semi-asse positivo, ma in realtà è ormai caduta in disuso e viene utilizzata solo in alcuni stati anglofoni come gli U.S.A., mentre il resto del mondo utilizza nel linguaggio popolare la scala Celsius e nell'ambito scientifico il SI prevede l'uso del grado Kelvin. Questo è solo un'esempio dei tanti casi in cui l'unità di misura non è uno standard globale, ma sicuramente ad oggi sono sempre più minoranze quelle che non si omologano agli usi comuni.

Il termometro a liquido

l'invenzione del termometro - Dott. Alessandro Livi Medico di ...
Raffigurazione termometro a liquido
Il XVIII secolo vide, sempre per mano di Fahrenheit, un'altra importante invenzione: il termometro a liquido. Inventato nel 1709 , era inizialmente ad alcol e fu poi Kelvin ad introdurre l'uso del Mercurio. In questi mesi si sta inoltre abolendo la produzione anche di questi ultimi a causa della tossicità del materiale (il mito del cappelaio matto del racconto di Lewis Carrol deriva dall'uso che i cappelai facevano del mercurio per lavorare il feltro), passando definitivamente al digitale. 
Il termometro a liquido si basa sul contatto termico con la sostanza che si vuole misurare e quindi sul principio zero della termodinamica. Il liquido viene scelto in modo tale che il suo coefficiente di dilatazione termica sia molto più grande (circa cento volte) di quello del tubo di vetro in cui è contenuto, altrimenti la temperatura misurata sarebbe notevolmente falsata.


Fonti:

Nessun commento:

Posta un commento

Step.25 Storia di un blog

Siamo giunti alla conclusione di questo viaggio alla scoperta della Standardizzazione . Rispetto a molti miei colleghi di corso ho avuto la ...