http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5338&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto
L'abbandono dello standard di vita
La risposta all'emergenza è stata in alcuni casi più veloce e drastica, in altri lenta e graduale, ma avvicinandoci ora a maggio si può sicuramente dire che la quasi totalità degli stati del mondo hanno adottato misure di contenimento e di prevenzione nella maggior parte dei casi condivise, trovando appunto uno standard comune. Ma ad esser stati stravolti sono stati gli standard di vita, dopo anni di dinamico sviluppo sociale che ha portato dinamismo anche nelle nostre vite, ci siamo ritrovati costretti in casa. Abbiamo dovuto cambiare tutte le nostre abitudini: abbiamo cambiato il modo di lavorare e di studiare, imparando a farlo da dietro uno schermo; a socializzare e vedere amici e parenti sulle moderne piattaforme; abbiamo spostato i cinema sui piccoli schermi (numerosi film hanno fatto la loro premiere online saltando l'usuale passaggio in sala); abbiamo visto i nostri concerti in streaming dal divano; abbiamo abbandonato i pasti veloci per ridedicarci al piacere della tavola; abbiamo imparato a fare scorte e ad uscire solo per necessità... Insomma, il Corona virus ha cambiato ogni aspetto delle nostre vite.
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I Rolling Stones si esibiscono nel concerto benefico "Together at home" organizzato da Lady Gaga |
Standard e regole nella vita e nella produzione
Il governo ha allora affrontato la crisi e imposto delle nuove norme che regolamentarizzassero tutte le situazioni che sono diventate potenzialmente pericolose. Il metro di distanza, la mascherina, i guanti, la disinfettante, l'autocertificazione sono solo alcune delle regole che ci accompagnano da ormai due mesi, standard a cui abbiamo dovuto aderire. In particolare la mascherina è diventata il bene più ricercato e di cui più si è sentita la carenza, diventando necessario ed imperativo un'aumento della sua produzione. In risposta l'industria tessile, dai marchi più costosi (Armani) alle comuni passamanerie, si sono adoperate per modificare la loro produzione per far fronte alla richiesta. Il rischio diventa allora che le mascherine vengano prodotte senza rispettare nessun particolare standard qualitativo di riferimento. Di seguito c'è un link che vi collegherà al sito dell'Istituto Superiore di Sanità nella sezione che presenta la procedura di richiesta del permesso di produzione delle mascherine, che prevede di inviare disegni, caratteristiche tecniche e risultati ai test sanitari del prodotto allo specifico corpo statale responsabile dell'analisi dei vari prototipi. Nel sito troverete anche tutte le informazioni legate a leggi e norme che la mascherina deve rispettare per avere l'autorizzazione.![]() |
Una mascherina prodotta secondo gli standard imposti dal governo |